GIORNO 11 Overtornea - Pello - Kolari - Muonio - Palojoensu - Kautokenio - Karasjok Km 475
Questa mattina nonostante i fastidi alla spalla riesco a rimanere a letto fino alle otto cosa davvero inusuale. Mi rendo conto che gli ultimi due giorni sono stati particolarmente impegnativi sia sotto il piano fisico che su quello mentale e devo cogliere ogni occasione per riposare e recuperare energie .
L'albergo è molto bello ! Il soggiorno mi è stato offerto dall'agenzia
di Viaggi LappOne.
GRAZIE !
Dopo una abbondante colazione verso le dieci riparto. Bella giornata di sole la temperatura è di 12 gradi che da queste latitudini è già un bel caldo. Sulla moto la temperatura percepita è di 5/6 gradi più bassa.
Dopo un centinaio di Km il freddo si comincia a far sentire. La cosa che mi fà dimenticare la stanchezza e i dolori è questo cielo dai colori vivissimi sembra infinito. Mi ricorda la brillantezza del cielo che vedevo quando ero ragazzo.
La strada che percorro scorre ai confini di Svezia, la Finlandia e la Norvegia. Un cartello mi avvisa che sono vicino al Circolo Polare Artico.
Attraverso il Circolo Polare Artico dalla parte Finlandese. Un posto che più anonimo non si può. Molto più bello quello della Norvegia o quello di Rovaniemi in Finlandia.
Solite foto di rito e via !
Riprendo il viaggio verso Nord.
La vegetazione che mi circonda comincia a cambiare man mano che proseguo
verso Nord. Le betulle cominciano a essere sempre più presenti. Poi anche anche
queste piante cominciano a divenire più rade e basse.
Ripasso il confine con la Svezia che dopo pochi kilometri abbandono per passare di nuovo in Finlandia e quindi in Norvegia.
Il vero problema sono i pagamenti. Capita di usare una moneta al posto di un'altra. Ad un certo punto a Palojoensuu dovrei lasciare la E 8 e proseguire sulla 93 ma il Tom Tom Raider prima mi indica di proseguire per poi dirmi che devo fare inversione e tornare indietro. Controllo della cartina: sono 38 Km oltre il bivio che dovevo prendere per andare a Karasjok.
Mi sembrava strano che oggi non fosse ancora successo niente. Conclusione ; volevo arrivare prima oggi per poter visitare la città che è considerata la capitale norvegese del popolo Sami. Qui ha sede il loro parlamento , la radio, il Museo e la chiesa più antica del Finnmark.
Entro in Norvegia
Supero Kautokenio e via verso Karasjok
Ho visto gente che viaggia con qualsiasi mezzo ma non avevo ancora visto qualcuno viaggiare con ....una carriola!!!!
Pensavo che avessero preso la carriola in un cantiere che avevo visto qualche kilometro prima. Nel proseguo del viaggio di ritorno parlando con alcuni motociclisti mi hanno confermato di averli visti a Nordkapp.
Incredibile.!
Proseguo sulla 93 che lascio per prendere la 92 che mi porta a Karasjok dove arrivo verso le ore 20.00.
Karasjok si trova nel cuore della Lapponia norvegese, a 18 kilometri dal confine con la Finlandia. Nelle zone abitate dai Sami l'allevamento delle renne ha un ruolo centrale. A Karasjok circa il 18 per cento della popolazione si occupa di questa attività.La città sorge lungo le sponde del fiume Karasjohka e dista circa 266 km da Capo Nord e 130 da Kautokeino alla quale è congiunta tramite la strada E6.
Sebbene Kautokeino conti il maggior numero di abitanti di etnia sami, Karasjok è considerata la capitale della Lapponia; hanno qui sede infatti il Parlamento Sami, la biblioteca e una radio in lingua sami. È presente anche un museo-parco che illustra le abitudini e le tradizioni del popolo Sami.
A Karasjok è presente la chiesa in legno più antica di tutto il Finnmark laGamlekirke, che risale al 1807. Si tratta dell'unico edificio della città sopravvissuto ai bombardamenti e agli incendi del secondo conflitto mondiale.
Nell'inverno del 1988 a Karasjok la temperatura è arrivata a -51°
Mi reco subito ad un campeggio che avevo già individuato sulle guide.